CONCLUSI I LAVORI DI “RIPRISTINO SCARPATE DEL COLLETTORE GENERALE ACQUE ALTE NEI COMUNI DI PIACENZA D’ADIGE, PONSO, SANTA MARGHERITA D’ADIGE E VIGHIZZOLO D’ESTE”

Si sono conclusi i lavori principali di ripristino delle scarpate del collettore di bonifica denominato “Collettore Generale Acque Alte” e “Collettore Generale Acque Basse” nei comuni di Piacenza d’Adige, Ponso, e Vighizzolo d’Este finanziati con i fondi del Commissario Delegato a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio della regione Veneto, dal 27 ottobre al 5 novembre 2018 (tempesta VAIA) – annualità 2020.
I lavori hanno avuto inizio il 5 ottobre 2020 e si sono definitivamente conclusi il 9 marzo 2022.
I tratti interessati dagli interventi sono stati 3:
- il primo in confine tra i comuni di Ponso, Piacenza d’Adige e Vighizzolo d’Este lungo il percorso del Collettore Generale Acque Alte subito a monte dell’impianto idrovoro “Cavariega”, per un’estesa complessiva di circa 2.377 m con ringrosso anche delle arginature;
- il secondo in Piacenza d’Adige e Vighizzolo lungo il percorso del Collettore Generale Acque Basse a monte dell’impianto idrovoro “Cavariega”, per un’estesa complessiva di circa 1.360 m;
- il terzo, sempre in comune di Ponso e Vighizzolo d’Este, lungo i “Terreni Alti di Carceri” per un’estesa di m 172.
I lavori sono consistiti nel ripristino funzionale delle scarpate franate, mediante presidio spondale realizzato con pali e tavole e materiale lapideo posato su geotessuto per il Collettore Generale Acque Alte ed i Terreni Alti di Carceri, mentre per il Collettore Generale Acque Basse il presidio è stato costituito con n.4 pali accostati al metro e materiale lapideo posato su geotessuto.
Seguono alcuni numeri in pillole del cantiere:
- materiale terroso escavato pari a circa 14.000 m3;
- il volume di terreno utilizzato per la formazione di rilevati e ringrossi arginali pari a circa 6.500 m3;
- palificate realizzate con pali e tavole pari a circa 2.500 m lineari, mentre quelle realizzate con n. 4 pali accostati al metro sono pari a 1.400 m lineari;
- ghiaione 8/15 cm utilizzato per i presidi pari a circa 12.000 tonnellate;
- geotessuto posato a tergo del sasso ammonta a 24.000 m2;
- per il ripristino della viabilità in sommità arginale e lungo la strada di Via Colonna sono stati impiegati 2.400 tonnellate di riciclato e 950 m3 di stabilizzato di cava.
I lavori hanno avuto inizio il 5 ottobre 2020 e si sono definitivamente conclusi il 9 marzo 2022.
I tratti interessati dagli interventi sono stati 3:
- il primo in confine tra i comuni di Ponso, Piacenza d’Adige e Vighizzolo d’Este lungo il percorso del Collettore Generale Acque Alte subito a monte dell’impianto idrovoro “Cavariega”, per un’estesa complessiva di circa 2.377 m con ringrosso anche delle arginature;
- il secondo in Piacenza d’Adige e Vighizzolo lungo il percorso del Collettore Generale Acque Basse a monte dell’impianto idrovoro “Cavariega”, per un’estesa complessiva di circa 1.360 m;
- il terzo, sempre in comune di Ponso e Vighizzolo d’Este, lungo i “Terreni Alti di Carceri” per un’estesa di m 172.
I lavori sono consistiti nel ripristino funzionale delle scarpate franate, mediante presidio spondale realizzato con pali e tavole e materiale lapideo posato su geotessuto per il Collettore Generale Acque Alte ed i Terreni Alti di Carceri, mentre per il Collettore Generale Acque Basse il presidio è stato costituito con n.4 pali accostati al metro e materiale lapideo posato su geotessuto.
Seguono alcuni numeri in pillole del cantiere:
- materiale terroso escavato pari a circa 14.000 m3;
- il volume di terreno utilizzato per la formazione di rilevati e ringrossi arginali pari a circa 6.500 m3;
- palificate realizzate con pali e tavole pari a circa 2.500 m lineari, mentre quelle realizzate con n. 4 pali accostati al metro sono pari a 1.400 m lineari;
- ghiaione 8/15 cm utilizzato per i presidi pari a circa 12.000 tonnellate;
- geotessuto posato a tergo del sasso ammonta a 24.000 m2;
- per il ripristino della viabilità in sommità arginale e lungo la strada di Via Colonna sono stati impiegati 2.400 tonnellate di riciclato e 950 m3 di stabilizzato di cava.

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